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L'euro irreversibile Nella
ricorrenza dei 25 anni del trattato di Maastricht, il governatore della Bce,
Mario Draghi ha tenuto a far sapere che l’euro è irreversibile e che tutti i
nostri sforzi devono essere indirizzati nella costruzione dell’Unione
europea. Non si tratta di discutere le parole di Draghi ma di capire cosa
possa accadere domani se in Francia vincesse le elezioni una forza politica
che vuole uscire dall’euro "irreversibile", o la Germania
convincesse gli altri appartenenti dell’Unione ad introdurre le due velocità.
In entrambi i casi l’Italia si troverebbe a mal partito, senza la Francia
perderebbe un partner fondamentale, nel regime delle due velocità, non
avrebbe la certezza, visti i fondamentali di cui dispone, di far parte della
serie a dell’Europa. Per queste ragioni, nonostante le parole di Draghi,
cresce nell’opinione pubblica italiana un sentimento di fastidio per tutto
ciò che rappresenta l'euro, tanto che il fronte di coloro che vogliono
comunque uscirne, non si è lasciato intimidre dalla sortita del governatore
Draghi, al contrario. Mettiamo che tutte le osservazioni anti euro abbiano un
fondamento, per cui il rigore non ci farebbe crescere, la moneta unica
rafforza solo la Germania, e soprattutto che dobbiamo rimettere le mani su
una moneta nostra, per cui, con buona pace di Draghi, degli spread, delle
previsioni nefaste sulle conseguenze finanziarie, alla fine uscissimo dalla
moneta unica e tornassimo alla lira. A quel punto cosa farebbe l’Italia?
Svaluterebbe? Stamperebbe moneta per aumentare l’inflazione? Aumenterebbe il
debito per trovare lavoro? Un super condono per far rientrare i capitali?
Tutte misure che sono state sperimentate costantemente nel secolo scorso e
che pure non hanno impedito una situazione disperata dell’economia nazionale,
per cui l’euro sembrò a tutti, e sottolineiamo a tutti, la salvezza. Certo,
il percorso di completamento dell’euro era molto difficile e sono stati
commessi degli errori pesanti, tanto che non consiglieremmo e non ci sembra
proprio si possa tirare dritto come se niente fosse. Ma per la situazione
dell’Italia bisognerà farsene una ragione, davvero l’euro conviene sia
irreversibile. Roma, 7
febbraio 2017 |
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